Quanti si saranno veramente ricordati del motivo della festa?
Informazioni sul'lItalia. Studio dell'italiano. Dubbi sulla lingua italiana ( se studi l'italiano). Scambi di esperienze tra studenti d'italiano. Divertimenti. Giochi. Buone canzoni ( almeno quelle che io ritengo buone). Specialmente scambi di opinoni su TUTTO. Su tutti, no perché non siamo pettegoli.
domenica 27 dicembre 2009
Non vi lascio mai
Quanti si saranno veramente ricordati del motivo della festa?
mercoledì 9 dicembre 2009
CINEMA!
domenica 6 dicembre 2009
sabato 5 dicembre 2009
Un blog che seguo
Non perdiamo queste manifestazioni italiane che tra l'altro ci fanno ricordare eccome le nostre fregature brasiliense, Arruda e compagnia con il loro DEMsalão!
Fuori Berlusca! Vattene e non lasciarne traccia!
Copiate e seguite questo blog: http://www.noberlusconiday.org/
giovedì 26 novembre 2009
Facciamo 4 risate politiche?
Una si chiamava "Richiesta per il Natale" e diceva così:
Dio mio, ascoltami bene: il mio cantante preferito era MIchael Jackson e te lo sei portato con te.
La mia attrice favorita era la Farrah Facwett e ha fatto la stessa fine del Jackson.
Tra l'altro, il mio attore preferito era il Patrick Swayze e te lo sei portato pure.
Allora, Signore, informo che il mio politico preferito è Lula.
L'altra diceva che Pitta è morto nel giorno della Coscienza Nera, se seguiamo questa tendenza, Maluf creperà il 1º aprile e Lula il 1º maggio, vero?
martedì 24 novembre 2009
La fine è vicina
Tutto ciò che comincia può finire.
Alcune cose durano piú del quanto si possa immaginare, altre piú di quanto dovrebbero durare.
Ma tutto un giorno finisce.
Fra poco un ciclo si chiuderà, la libertà alla mia porta busserà e quando la spalancherò, ve ne parlerò piú apertamente.
So che alcuni si saranno resi conto di che cosa si tratta e a quelli che non non l'hanno azzeccato, chiedo un po' piú di tempo.
Sono ben consapevole di non scrivervi con la periodicità che mi sono promessa e ripromessa di farlo ma capirete che il momento non mi dà tregua di neanche un minuto. Pazienza.
Mi ricarico le batterie e ce ne saranno tante novità tra pochissimo.
Per ora chiedo ai religiosi di pregare per me e quelli che non hanno una fede specifica di formare un'onda di pensieri positivi di cui ne ho proprio bisogno.
Vi lascio con questa bellezza in forma di canzone e che ha a che fare con il momento.
Jova è un mito. L'ammiro moltissimo. Buon ascolto!
anche quando sono solo
io lo so che non sono solo
io lo so che non sono solo
anche quando sono solo
sotto un cielo di stelle e di satelliti
tra i colpevoli le vittime e i superstiti
un cane abbaia alla luna
un uomo guarda la sua mano
sembra quella di suo padre
quando da bambino
lo prendeva come niente e lo sollevava su
era bello il panorama visto dall'alto
si gettava sulle cose prima del pensiero
la sua mano era piccina ma afferrava il mondo intero
ora la città è un film straniero senza sottotitoli
le scale da salire sono scivoli, scivoli, scivoli
il ghiaccio sulle cose
la tele dice che le strade son pericolose
ma l'unico pericolo che sento veramente
è quello di non riuscire più a sentire niente
il profumo dei fiori l'odore della città
il suono dei motorini il sapore della pizza
le lacrime di una mamma le idee di uno studente
gli incroci possibili in una piazza
di stare con le antenne alzate verso il cielo
io lo so che non sono solo
io lo so che non sono solo
anche quando sono solo
io lo so che non sono solo
e rido e piango e mi fondo con il cielo e con il fango
io lo so che non sono solo
anche quando sono solo
io lo so che non sono solo
e rido e piango e mi fondo con il cielo e con il fango
la città un film straniero senza sottotitoli
una pentola che cuoce pezzi di dialoghi
come stai quanto costa che ore sono
che succede che si dice chi ci crede
e allora ci si vede
ci si sente soli dalla parte del bersaglio
e diventi un appestato quando fai uno sbaglio
un cartello di sei metri dice tutto è intorno a te
ma ti guardi intorno e invece non c'è niente
un mondo vecchio che sta insieme solo grazie a quelli che
hanno ancora il coraggio di innamorarsi
e una musica che pompa sangue nelle vene
e che fa venire voglia di svegliarsi e di alzarsi
smettere di lamentarsi
che l'unico pericolo che senti veramente
è quello di non riuscire più a sentire niente
di non riuscire più a sentire niente
il battito di un cuore dentro al petto
la passione che fa crescere un progetto
l'appetito la sete l'evoluzione in atto
l'energia che si scatena in un contatto
io lo so che non sono solo
anche quando sono solo
io lo so che non sono solo
e rido e piango e mi fondo con il cielo e con il fango
io lo so che non sono solo
anche quando sono solo
io lo so che nn sono solo
e rido e piango e mi fondo con il cielo e con il fango
e mi fondo con il cielo e con il fango
e mi fondo con il cielo e con il fango
domenica 15 novembre 2009
Lo meritano?
Da ora in poi, non sono piú io che vi scrive, vi indico un link perché possiate seguire un episodio lamentevole che solo una figura lamentevole come il protagonista avrebbe potuto realizzare. Forse quello non sa neanche cosa sia stato il Muro di Berlino, tanto non circondava nessuno dei suoi palazzi. Che vergogna!
Io per convinzione non lo nomino perché la mia filosofia è quella di non dare retta e credito a banditi, vi invito a guardare:
http://it.notizie.yahoo.com/blog/cronaca/articolo/17119/
martedì 3 novembre 2009
Ci e Ne
Il risultato è:
al 5º posto:
al 4º:
al 3º:
al 2º
E campionissimi, al primissimo posto, isolati con 44% dei voti, gli odiatissimi, incompresi ci e ne. Poveri ingiustiziati. Che colpa hanno se non ci sono nelle altre lingua? Non possono pagare il prezzo di una non esistenza. Come possono essere condannati per un reato non commesso e neanche tentato? È ingiusto. Sono paroline simpatiche che fanno parte non solo della lingua bensì della cultura italiana. Ecco. Sono legittimi rappresentanti del patrimonio culturale italico! Viviamoli! Comprendiamoli! Amiamoli!
Mettiamo un po' la ragione da parte e diamo via libera alla passione. La passione. Se siamo qui a leggere le fesserie che scrivo io è perché inoltre tutto siamo appassionati dell'italiano, quindi per comunicare bene in italiano, per seguire bene un testo in italiano, per scrivere bene in italiano una cosa ci vuole: sapere usare ci e ne. Conoscere alcune espressioni con il ci e con il ne, tipo tenerci, volerci, esserci, andarsene e non infischiarsene.Impossibile tuffarsi nel mondo italiano combattendo contro ci e ne e siccome della lingua italiana non ne possiamo fare a meno (uso pleonastico di ne), accettiamoli e impariamoli.
Dai, non mollate per così poco, sono due innocenti monosillabi! Monoslilabi, pensate.
Provando a alleggerirne un po' il peso del tema, lascio una canzone, eh va bene, di Eros, sì. E che male c'è? Notate i ci ed i ne presenti.
Seguite le parole con la canzone e godete la bella, nasale, sensuale e unica voce del piccolo grande Eros.
giovedì 15 ottobre 2009
Dedicato a
"Libido sciendi, desiderio sfrenato per il sapere, brama per il comprendere, è un motto inciso negli uomini e nelle donne migliori. Tale è pure la vocazione del maestro. Non esiste una professione di maggiore privilegio. Risvegliare in un altro essere umano forze e sogni superiori alle proprie; indurre in altri l’amore per quello che amiamo; fare del proprio intimo presente il loro futuro: è una triplice avventura senza pari."
Il giorno è il 15, il mese è quello di ottobre, beh, sì, so bene che data segna il mio calendario, specialmente perché oggi è giovedì e non lavoro, ma tutti quanti sono usciti presto di casa per campare. Ed io sono qui. La dolce vita di un giovedì santo, ops, santo, no. Beato.
Tanti dovrei nominare qui se volessi lasciar registrato un mio omaggio per la data: Giuseppina Martinelli ( già citata qui anteriormente) grande ispirazione; Maria Franca Zuccarello fonte di risorse infinite, le dedico la mia gratitudine e la mia carriera. Essere umano indescrivibile, professionista illibata.
Ma oggi vorrei dedicare questo piccolo spazio alla mia fonte ispiratrice, a colui che mi guida e mi conduce, che mi fa vibrare l'animo, che mi provoca, mi stuzzica. A colui/colei che mi fa girare ore e ore alla ricerca di una piccolissima informazione; a colui che mi rallegra nei momenti tristi; che mi ricarica le batterie ad ogni nuova domanda, a colui che mi fa dimenticare l'amarezza di un lavoro poco riconosciuto e rispettato.
Dedico oggi il mio omaggio a chi mi sfida giornalieramente a portarli delle novità, ad agire con correttezza, ad avere sempre la brama di lavorare, insomma dedico queste righe a colui/colei che mi fa dimenticare che quando entro in classe non lo faccio per lavorare tanto meno per professare un bel nulla bensì per condividere due volte alla settimana l'amore per la lingua di Dante.
Grazie, caro alunno, sei tu la ragione della dedizione e dell'amore che ho per il mio mestiere.
domenica 4 ottobre 2009
Que saudade!
- Rio non era ancora stata scelta come sede delle Olimpiadi del 2016,
- Messina non era ancora stata inondata dal fango,
- Io non mi ero ancora deliziata con 1808 di Laurentino Gomes. Squisitissimo!
- Mercedes Sosa era nacora viva, alla quale segue l'omaggio con il video della canzone 'Gracias a la vida' cantata da Gabriella Ferri in italiano, "Grazie alla vita"
- il nuovo libro di GenetonMoraes Neto non aveva ancora pubblicato il suo bellissimo "Dossiê Gabeira, o filme que nunca foi feito la cui lettura io raccomando e tanto,
- io non avevo ancora fatto quell'esame per traduttori del tipo Highlander che ho sostenuto l'ultimo 27,
- Tsunami e terremoti non avevano ancora distrutto Sumatra. Dio.
- Il mio amico d'infanzia Rogerio Lucas Gonçalves era ancora tra noi. Riposati in pace, carissimo amico!
Grazie alla vita
Che mi ha dato tanto,
Mi ha dato due occhi
Che quando li apro Chiaramente vedo Il nero e il bianco,
Chiaramente vedo il cielo alto Brillare al fondo,
Nella moltitudine
L'uomo che amo.
Grazie alla vita Che mi ha dato tanto,
Mi ha dato l'udito
Così certo e chiaro
Sento notti e giorni Grilli e canarini
Turbini martelli
E lunghi pianti di cani
E la voce tenera del mio amato
Grazie alla vita
Che mi ha dato tanto,
Mi ha dato il passo
Dei miei piedi stanchi
Con loro ho attraversato Città e pozze di fango
Lunghe spiagge vuote Valli e poi alte montagne
E la tua casa la tua strada
Il tuo cortile
Grazie alla vita Che mi ha dato tanto,
Del mio cuore
in petto Il battito chiaro
Quando guardo il frutto Della mente umana
Quando vedo la distanza Tra il bene e il male Quando guardo il fondo
dei tuoi occhi chiari Grazie alla vita
Che mi ha dato tanto Mi ha dato il sorriso
E mi ha dato il pianto Così io distinguo La buona o brutta sorte
Così le sensazioni che fanno
Il mio canto Grazie alla vita Che mi ha dato tanto
lunedì 21 settembre 2009
GIURO
Carissimi io giuro che non vi ho abbandonato, sarò di ritorno quando meno l'aspettate. Continuate a seguire il blog, non lasciate di fare commenti, critiche e suggerimenti. ecc.
lunedì 14 settembre 2009
Silenzio... e omertà
lunedì 7 settembre 2009
1000
giovedì 3 settembre 2009
Per studiare l'italiano
Salve!
domenica 30 agosto 2009
LA BIENNALE DI VENEZIA
L'INSEGNANTE
L’insegnante ha sempre torto (Jô Soares)
Il bene meno prezioso che c'è nel commercio è l’insegnante!
È giovane, non ha esperienza.
È vecchio, è fuori moda.
Non c’ha l’automobile, è povero diavolo.
C’ha l’automobile, si lamenta senza motivi.
Parla a voce alta, “ ma quanto schiamazza questo”
Usa un tono normale di voce, “ma non ci si sente nulla!”
Se non manca mai al lavoro, è stacanovista.*
Ha bisogno di mancare, è turista.
Chiacchiera con i colleghi, sta a sparlare a spalle degli alunni.
Non chiacchiera, è uno sbadato.
Imparte troppi contenuti, non prova pena dei poveri allievi.
Imparte meno contenuti, non prepara bene gli alunni.
Ama fare scherzi in classe, pensa di essere un buffone.
Non ama scherzare molto, è un rompiscatole.
Rimprovera gli studenti, è un maleducato.
Non rimprovera, non sa comandare.
Se gli esami sono lunghi, non c'è tempo per finirlo.
Se gli esami sono corti, dà poche chance agli studenti.
Se scrive troppo, non sa spiegare.
Se spiega troppo, il quaderno rimane vuoto.
Parla con un linguaggio accurato, nessuno ci capisce.
Usa il linguaggio degli studenti, è privo di vocabolario.
Se esige, è rozzo.
Se elogia, è sarcastico.
Per l’alunno bocciato, è un boia .
Per l’alunno promosso, un babbeo.
Non c'è dubbio, l’insegnante ha sempre torto, ma se hai letto tutto fin qui, ringrazialo/la”.
1. agg. TS stor. ® stacanovistico | agg., s.m. e f., seguace, fautore dello stacanovismo sovietico
2. agg., s.m. e f. CO estens., spec. spreg., che, chi mostra eccessivo zelo nello svolgere il proprio lavoro: non fare lo stacanovista!
Ringrazio l'invio a Laura Rainho.
mercoledì 26 agosto 2009
INTERVISTA
lunedì 24 agosto 2009
LIMITI DELLA PUBBLICITÀ
cànna: cànnas. f.unico genere di piante delle cannacee; ha larghe foglie verdi o rosse, ed è coltivato nei giardini per i fiori a racemi o pannocchie dai vivaci colorinome generico di alcune piante graminacee ad alto fusto; la più diffusa è la canna comune (chiamata anche semplicemente canna) che si trova in ambienti palustri ed ha un fusto di circa due metricanna da zucchero, originaria dell'India e della Polinesia, attualmente coltivata nei paesi caldi e umidi; dal suo midollo si estrae il saccarosio usato per la fabbricazione dello zucchero; canna d'India, specie di palma rampicante, tipica dell'India, della Malesia e dell'Africa equatoriale; dal suo fusto sottile e flessibile si fanno canne da pesca e bastoni da passeggio; canna di bambù, V. bambùoggetto tubolare lungo e sottile, ottenuto da un fusto di canna o simile ad esso: la canna della pipa, la cannuccia di questo arnese; canna fumaria, tubo di scarico per il fumo di una caldaia, d'una cucina e sim.poet. zampognafam. esofago; trachea o, semplicemente, golamisura pop. di lunghezza, di valore variabile secondo i luoghi, che, comunque, si aggira intorno ai due metri.
martedì 18 agosto 2009
Laconicamente...
venerdì 14 agosto 2009
BUON FERRAGOSTO!
Ferragosto ha questa duplice identità: da un parte la sacralità delle celebrazioni per la Madonna Assunta in cielo, dall'altra la popolarità di una festa all'insegna della scampagnata. Per questo, nel calendario, è segnata sia come festa religiosa che festa civile.
ARANCINI DI RISO
Ingredienti:
• 500 gr. di riso
• 2 tuorli
• 150 gr. prosciutto cotto (sostituibile con altro formaggio forte)
• 1 mozzarella
• 200 gr. di parmigiano reggiano grattugiato
• olio per friggere
• 1/4 di litro di besciamella
• sale e pepe
Preparazione:
Lessare il riso, scolarlo e aggiungervi il parmigiano, il prosciutto tritato (o con altro formaggio forte), i tuorli d'uovo; aggiustare di sale e pepe. Preparare una besciamella classica; fare delle palle di riso grosse come un'arancia, porre al centro un cucchiaino di besciamella e qualche pezzetto di mozzarella, chiudere bene, passare nel pangrattato e porre in frigo per almeno 2 h. Friggere in olio bollente in padella, facendo dorare in modo uniforme.