sabato 31 luglio 2010

Povera lingua italiana!

Molte sono le culture in Brasile. Molte sono le colonie numerose qui da noi. E abbiamo i tedeschi fortissimi a sud, gli olandesi hanno fatto i loro giri importanti al nord; São Paulo è patria di tanti: ed ecco i giapponesi con la loro Liberdade; questo per non parlare degli ormai concittadini portoghesi sparsi ovunque. E allora, perché, maledizione, perché con una periodicità quasi regolare il canale del plim plim insiste a rendere un 'omaggio' alla lingua e alla cultura italiana con una soap opera? Perché ci deve far subire questi 'omaggi'? Perché i brasiliani che conoscono parecchio poco la proprio cultura devono sottomettersi ad una cultura altrui, tra l'altro, fasulla ? Perché proprio quella italiana? Ma autori ce la avete con l'Italia? Ce l'avete con gli italiani? Ce l'avete con la lingua di Dante?

Non basta?
Tra il 96 ed il 97 c'è stata Rei do Gado. Chi non si ricorda i Berdinazzi e i Mezenga? Con i loro "caspita", "ecco" e "prego"?
Tra il 99 e 2000 c'è stata Terra Nostra. magari potessimo scordare la lacrimosa Giulianna domandando "Matteo, dove staiiiiiii?"

L'attuale omaggio va in onda sin dal 17 maggio di quest'anno. Diciassette è il numero della sfortuna per gli italiani, non deve essere un caso. Ossia, sono due mesi che io ripeto come in un mantra tra me e me: "Claudia, non dire nulla!" "Non parlare della telenovella!" "Claudia, abbi pazienza!" Pazienza. Ecco la parola che cercavo. Pazienza. Ho perso la mia. Ho lasciato che il mondo intero bastonasse gli autori, ho letto vari blog che parlavano male dell'uso, o meglio, dell'abuso della lingua. Ho sopportato questa mancanza di rispetto verso la lingua che non ho scelto come oggetto di lavoro, bensì come oggetto, appunto, di passione. Da molto l'italiano non è per me, la mia lingua di lavoro. Ed è per amore a questa lingua maliarda che oggi dico:
BASTA! Non ce la facciamo piú!

Questo è un lavoro da non raccomandare. Mi dispiace tanto per Silvio de Abreu, autore per il quale nutrivo una grande ammirazione, specie per aver creato, insieme a Carlos Lombardi, Guerra dos Sexos. Uno spreco di talento davvero. Sconsiglio ai miei alunni di seguirla. Volete sapere perché? Sconsiglio a colui/colei che è alle prime armi nell'italiano perché possibile che pensi che quello sia italiano. La sconsiglio a chi non è ancora molto sicuro nei passi dell'italiano perché rischia di credere che Totò e cia abbiano ragione. La sconsiglio a chi non conosce la lingua perché potrà avere un'idea del tutto equivocata su che cosa sia. A quelli che conoscono bene l'italiano non c'è bisogno di sconsigliare, ogni singola puntata lo allontana naturalmente dalla tv. È davvero un'impresa erculea per chi conosce la lingua dover sopportare tutti quegli errori di pronomi mischiati Lei e tu. Babbbo che del Lei a figli etc. Inaccettabile che Totò dicesse all'impiegato del night club come nella puntata dell'ultimo sabato: 'ho (sic) tornato qui". HO tornato, quando mai l'avrebbe detto un italiano. Inammissibile che un italiano sia capace di produrre perle del tipo: "Io micO* sono scemo". MicO?? Mamma mia! Solo se parlava portoghese. Un vero 'mico", anzi, un King Kong completo. Poi sempre lo stesso Totò dice vuole "una festa di matrimonio in gambà" Gambà? Sarebbe molto piú in gamba se si fosse zittito, no?
Non lascerò detta qui una singola frase sulle parolacce utilizzate che fanno arrossire persino i non udenti. Poveri orecchi!

Potrei continuare a lungo a fare la lista degli equivoci e delle mancanze di Passione, ma non vorrei annoiarvi, lascio qui il mio protesto e il mio appello.
Risparmiateci da questo 'omaggio'. Non ce la facciamo piú. Sarebbe semplice dire: allora, scusa, perché la segui se non ti va? La risposta è altrettanto semplice: per dover di ufficio. La devo seguire perché devo essere sempre all' erta per intervenire presso i miei incauti alunni.

Pazienza! È la parola d'ordine per quanto ne sappia. Poiché Silvio de Abreu non ha alcuna intenzione di far imparare il portoghese a questi 'italiani'.

In tempo, avviso a quelli che credono che io pretenda che questi attori parlino un italiano perfetto e ben pronunciato. No, no e poi no. Questo non è MAI stato il mio desiderio, così avremmo una telenovella italiana e se lo vogliamo, basta sintonizzare la Rai e seguire qualsiasi spaccalacrime doc. La mia tesi è che dovrebbero, caso mai, utilizzare un sorta di portoghese con un certo accento italiano. Cosa meno impegnativa di questo rammendo di italiano fasullo che ci fa un male incommensurabile... pazienza!

domenica 11 luglio 2010

Un po' di sensibilità


Eccomi! dopo quasi due mesi di assenza rissentita. Mi ripresento a chi ancora ha il coraggio e la voglia di leggermi. Dall'ultimo post tanta acqua è passata sotto il ponte come si usa dire. La mia vita stessa è un po' cambiata. Per chi avrà letto l'ultimo post, comunico che la festa dei genitori è stata bellissima, con grandi amici presenti, la famiglia emozionatissima e per quelli che mi accompagnano da vicino, con una presenza piú che importante: mio fratello!


Perché la pausa? Boh. È la miglior risposta che ho. Anche se qualcosa per la testa mi passa. Ho dovuto adattarmi alla mia nuova realtà lavorativa, dopo che quella gente imbrogliona e poco onesta mi ha licenziata e non mi ha pagata. Mi sono affezionata a una nuova mania su internet che non cito per evitare di procurarmi nuovi maniaci tra di voi.

In questo intervallo mi sono dedicata alla lettura di un librone
( in tutti i sensi possibili) perché sono 1366 pagine.
E ve lo raccomando ad occhi chiusi senza paura di sbagliare. La deliziosa saga si chiama: Mondo senza Fine di Ken Follett. Benché si dica che non sia necessario leggere I Pilastri dellaTerra 1 e 2 prima, io direi che è ancora meglio se si fa, specie perché I Pilastri è uno dei libri della vita. Resta il consiglio.
Dall'ultima volta il Campionato Mondiale di Calcio non era iniziato ancora, , la Seleção di Dunga non aveva ancora fatto quel fiasco nel Sudafrica e proprio oggi la Spagna è entrata a far parte del ristrettissimo gruppo di campioni del mondo! Complimenti agli spagnoli. Anche se per me non farebbe nessunissima differenza se avesse vinto l'Olanda.
E già che ho toccato il tema calcio. È davvero molto triste il momento calcistico brasiliano e non mi riferisco solo ad un semplice campionato perduto sul campo di gioco mi riferisco a questa strage alla quale siamo stati involutamente testimoni negli ultimi giorni. Da tifosa di Flamengo, vorrei appellare al buon senso e alla sensibilità della gente. Il Flamengo è molto piú grande di un portiere. La nazione rossonera ha perso la faccia dalla vergogna, soffre molto piú di qualsiasi altro tifoso brasiliano. Il Flamengo come qualsiasi altra ditta non può essere giudicato e condannato come complice di questo innominabile, ignobile atteggiamento.
Rispettateci almeno come essere umani, questa sconfitta è extra campo. Perdere una partita, una decisione fa parte, ma questo schiaffo in faccia ci duole piú di qualsiasi altra sconfitta subita prima. Siate indulgenti, non tripudiate sul nostro dolore pungente.
Pensate che quando un lavoratore di una ditta X uccide un lavoratore, un vagabondo o una prostituta o qualsiasi altro essere umano, NESSUNO dice che la ditta X è colpevole o responsabile dell'omicidio.
Quindi, risparmiateci dalle vostre barzellettine giocose senza senso perché non c'è nulla da ridere. Riflettete e approfittate per orientare le vostre figlie e i vostri figli pur di evitare futuri problemi simili. Rispettateci!
Grazie e scusate lo sfogo.