venerdì 14 agosto 2009

BUON FERRAGOSTO!

Il termine Ferragosto deriva dal latino Feriae Augusti che significa riposo di Agosto. Siamo talmente abituati alla parça vacanze che dimentichiamo che ferie esiste molte volte. Indica una festa popolare ( si legga pagana), dalle radici antichissime, che si svolgeva il 15 agosto per festeggiare la fine dei principali lavori agricoli.

Nell'occasione, i lavoratori offrivano auguri ai padroni, e questi gli davano una mancia in cambio. Un uso che a Roma si mantenne tanto è vero che in età rinascimentale è diventato obbligatorio dai decreti pontifici.

La data si collega anche con i "Consualia", il periodo di festa e riposo che nell'antica Roma si dedicava al dio Conso, protettore dell’agricoltura.
Agli inizi dell'età imperiale (18 a.c.) questo riposo, ossia queste ferie furono ribattezzate come "Augustali", in onore dell' imperatore Ottaviano Augusto, da cui deriva l'attuale denominazione di Ferragosto.

Nel corso dei festeggiamenti, in tutto l'impero si organizzavano corse di cavalli e gli animali da tiro(cavalli, asini e muli) venivano dispensati dal lavoro e agghindati con fiori. . Tradizione che si vede ancora a Siena con il Palio dell'Assunta che si svolge il 16 agosto. A proposito se volete, sarà possibile accompagnare domenica, 16, alla Rai International la trasmissione del Palio a partir delle 17.00 ora Brasília.

Tornando a Ferragosto... la festa coincide con la festa cattolica dell´Ascensione.

Impariamo bene da questa tradizone che è tipica e esclusivamente italiana. Assente nelle altri paesi europei. Tradizionalmente dedicata alle gite fuori porta, è spesso caratterizzata da lauti pranzi al sacco e, a causa del caldo stagionale, da rinfrescanti bagni in acqua dolce o salata. Molto diffuso anche l'esodo verso le località montane o in camapagna, in cerca di aria fresca.

Ferragosto ha questa duplice identità: da un parte la sacralità delle celebrazioni per la Madonna Assunta in cielo, dall'altra la popolarità di una festa all'insegna della scampagnata. Per questo, nel calendario, è segnata sia come festa religiosa che festa civile.

A chi si intende di cucina io lascio questa delizia siciliana! Ma importante, se lo fai, giura che mi invitIad assaggiarlo.


ARANCINI DI RISO

arancini di riso

Ingredienti:

• 500 gr. di riso
• 2 tuorli
• 150 gr. prosciutto cotto (sostituibile con altro formaggio forte)
• 1 mozzarella
• 200 gr. di parmigiano reggiano grattugiato
• olio per friggere
• 1/4 di litro di besciamella
• sale e pepe

Preparazione:

Lessare il riso, scolarlo e aggiungervi il parmigiano, il prosciutto tritato (o con altro formaggio forte), i tuorli d'uovo; aggiustare di sale e pepe. Preparare una besciamella classica; fare delle palle di riso grosse come un'arancia, porre al centro un cucchiaino di besciamella e qualche pezzetto di mozzarella, chiudere bene, passare nel pangrattato e porre in frigo per almeno 2 h. Friggere in olio bollente in padella, facendo dorare in modo uniforme.

6 commenti:

Unknown ha detto...

La mia insegnante é pura letterata.Come fa bene navegare in questo blog.
Sono sicura di fare arancini di riso.Aspetta

INSEGNANTE CLAUDIA CORREA ha detto...

Wow. Mi sento lusingata e con una voglia di mangiare gli arancini che preparerai che non puoi immaginare.

Susanna Brandi ha detto...

brava Claudia!

Non sapevo che avevi il sangue siciliano!
=]
Felipe lo ha assagiato ed è uscito pazzo!
Bacini!

Susanna

INSEGNANTE CLAUDIA CORREA ha detto...

Ma, scusa, Su, Felipe ha assaggiato cosa? Gli arancini o il sangue siciliano? kkkk

Susanna Brandi ha detto...

Ciao cara!
Ha assagiato gli arancini, però a Firenze (ma erano molto buoni, io già gli conoscevo). Adesso che viene a Napoli lo faccio assagiare anche la sfogliatella! =]

baci!
Su

INSEGNANTE CLAUDIA CORREA ha detto...

Non farlo ingrassare,altrimenti sarai proprio tu a pentirti alla fine!
Baci a voi due