domenica 27 dicembre 2009

Non vi lascio mai

Credetemi, io non vi lascerò mai. Ho deciso di fare una pausa per vedere se le cose prendevano nuovamente il via giusto, rientravano nel loro percorso originale oppure se trovavano un nuovo percorso, il che sarebbe motivo di grande gioia. La pausa si destinava anche a concedervi del tempoper respirare profondo, allungarvi i muscoli e immettervi nella vera maratona delle spese natilizie. Ah, è incredibile come non smetto di stupirmi sempre di piú, ogni anno di piú di questa rincorsa impazzita e insana verso gli ultimi regali di Natale. Come si comprano cose per gente che non si vuole neanche vedere a Natale! Come si comprano cose care che non valgono ciò che si domanda, solo perché è Natale!
Quanti si saranno veramente ricordati del motivo della festa?
Ufffa, non ce la faccio piú. Chi mi conosce sa, chi mi sta a cuore sa, chi mi circonda riconosce: Claudia ama regalare e forse piú di quanto ama ricevere regali ( colpa della timidezza), ma Claudia ODIA con tutte le sue forze DOVER regalare qualcosa a qualcuno. Compro pensierini e regali, a volte piuttosto cari, fuori date, apparentemente senza alcun motivo. Dico apparentemente perché se voglio bene a qualcuno e se questa persona mi vuole bene, ecco il motivo per un regalino riconoscente, cosa del tipo ecco, ti voglio bene, tu mi hai fatto un bene ed eccoti qualcosa per segnalare il momento.
Quanto amo un abbraccio!
Abbracciamoci sinceramente!Meno regali e piú abbracci!
Un 2010 degli abbracci è la mia proposta e promessa. opps, no no no no. Non facciamo promesse per il prossimo anno, dai!
Ma che 2009 non è stato un granchè, è vero. Ma è altrettanto sincero che sento nell'aria la prospettiva di un 2010 migliore e non lo nego, ma non è una promessa, prometto!Se potete, guardate il video realizzato dal Projeto II del corso di Design dell "università di Aveiro in Portogallo contro il consumismo del Natale. Critica ferrea alla società di consumo, in genere, al consumismo scatenato degli ultimi anni. Cliccate qui.

mercoledì 9 dicembre 2009

CINEMA!

Fa freddo e piove, che c'è di meglio di un cinema? Allora, facciamo una bella passeggiata a Barra per vedere la mostra Pirelli di cinema?


Eccovi il programma:

Buona visione.
Vi prego poi di lasciare commenti qui sui film visti. Eh, va bene, possono anche essere in portoghese, dai!
Ciao.

domenica 6 dicembre 2009

H - E - X - A !!!!!

















































Oggi non ho parole, anzi, ne ho una:




MENGOOOOOOOOOOOOOOOO!!!!!!!!!!!!!!!!

sabato 5 dicembre 2009

Un blog che seguo

Come diceva O Globo oggi nella sua versione on line, sembra che gli italiani già non sopportino piú il loro premier e si stiano organizzando per chiedere la renuncia del Berlusca. Alla fine!




Non perdiamo queste manifestazioni italiane che tra l'altro ci fanno ricordare eccome le nostre fregature brasiliense, Arruda e compagnia con il loro DEMsalão!


Fuori Berlusca! Vattene e non lasciarne traccia!
Copiate e seguite questo blog: http://www.noberlusconiday.org/


giovedì 26 novembre 2009

Facciamo 4 risate politiche?

Oggi ho letto queste due barzelettine brevi e molto carine.

Una si chiamava "Richiesta per il Natale" e diceva così:
Dio mio, ascoltami bene: il mio cantante preferito era MIchael Jackson e te lo sei portato con te.
La mia attrice favorita era la Farrah Facwett e ha fatto la stessa fine del Jackson.
Tra l'altro, il mio attore preferito era il Patrick Swayze e te lo sei portato pure.
Allora, Signore, informo che il mio politico preferito è Lula.

L'altra diceva che Pitta è morto nel giorno della Coscienza Nera, se seguiamo questa tendenza, Maluf creperà il 1º aprile e Lula il 1º maggio, vero?

martedì 24 novembre 2009

La fine è vicina


Tutto ciò che comincia può finire.
Alcune cose durano piú del quanto si possa immaginare, altre piú di quanto dovrebbero durare.
Ma tutto un giorno finisce.
Fra poco un ciclo si chiuderà, la libertà alla mia porta busserà e quando la spalancherò, ve ne parlerò piú apertamente.

So che alcuni si saranno resi conto di che cosa si tratta e a quelli che non non l'hanno azzeccato, chiedo un po' piú di tempo.

Sono ben consapevole di non scrivervi con la periodicità che mi sono promessa e ripromessa di farlo ma capirete che il momento non mi dà tregua di neanche un minuto. Pazienza.

Mi ricarico le batterie e ce ne saranno tante novità tra pochissimo.

Per ora chiedo ai religiosi di pregare per me e quelli che non hanno una fede specifica di formare un'onda di pensieri positivi di cui ne ho proprio bisogno.

Vi lascio con questa bellezza in forma di canzone e che ha a che fare con il momento.
Jova è un mito. L'ammiro moltissimo. Buon ascolto!



Io lo so che non sono solo
anche quando sono solo
io lo so che non sono solo
io lo so che non sono solo
anche quando sono solo

sotto un cielo di stelle e di satelliti
tra i colpevoli le vittime e i superstiti
un cane abbaia alla luna
un uomo guarda la sua mano
sembra quella di suo padre
quando da bambino
lo prendeva come niente e lo sollevava su
era bello il panorama visto dall'alto
si gettava sulle cose prima del pensiero
la sua mano era piccina ma afferrava il mondo intero
ora la città è un film straniero senza sottotitoli
le scale da salire sono scivoli, scivoli, scivoli
il ghiaccio sulle cose
la tele dice che le strade son pericolose
ma l'unico pericolo che sento veramente
è quello di non riuscire più a sentire niente
il profumo dei fiori l'odore della città
il suono dei motorini il sapore della pizza
le lacrime di una mamma le idee di uno studente
gli incroci possibili in una piazza
di stare con le antenne alzate verso il cielo
io lo so che non sono solo

io lo so che non sono solo
anche quando sono solo
io lo so che non sono solo
e rido e piango e mi fondo con il cielo e con il fango
io lo so che non sono solo
anche quando sono solo
io lo so che non sono solo
e rido e piango e mi fondo con il cielo e con il fango

la città un film straniero senza sottotitoli
una pentola che cuoce pezzi di dialoghi
come stai quanto costa che ore sono
che succede che si dice chi ci crede
e allora ci si vede
ci si sente soli dalla parte del bersaglio
e diventi un appestato quando fai uno sbaglio
un cartello di sei metri dice tutto è intorno a te
ma ti guardi intorno e invece non c'è niente
un mondo vecchio che sta insieme solo grazie a quelli che
hanno ancora il coraggio di innamorarsi
e una musica che pompa sangue nelle vene
e che fa venire voglia di svegliarsi e di alzarsi
smettere di lamentarsi
che l'unico pericolo che senti veramente
è quello di non riuscire più a sentire niente
di non riuscire più a sentire niente
il battito di un cuore dentro al petto
la passione che fa crescere un progetto
l'appetito la sete l'evoluzione in atto
l'energia che si scatena in un contatto

io lo so che non sono solo
anche quando sono solo
io lo so che non sono solo
e rido e piango e mi fondo con il cielo e con il fango
io lo so che non sono solo
anche quando sono solo
io lo so che nn sono solo
e rido e piango e mi fondo con il cielo e con il fango

e mi fondo con il cielo e con il fango

e mi fondo con il cielo e con il fango

domenica 15 novembre 2009

Lo meritano?

Molti alunni i domandano perché ed io ho sempre cercato di proteggere il popolo italiano, ma dopo tanti anni di convivenza io oggi credo che gli italiani, per il loro atteggiamento dinnanzi al potere, lo meritino. Che se lo godano! Non mi dispiace ormai così tanto.
Da ora in poi, non sono piú io che vi scrive, vi indico un link perché possiate seguire un episodio lamentevole che solo una figura lamentevole come il protagonista avrebbe potuto realizzare. Forse quello non sa neanche cosa sia stato il Muro di Berlino, tanto non circondava nessuno dei suoi palazzi. Che vergogna!
Io per convinzione non lo nomino perché la mia filosofia è quella di non dare retta e credito a banditi, vi invito a guardare:

http://it.notizie.yahoo.com/blog/cronaca/articolo/17119/




martedì 3 novembre 2009

Ci e Ne

Se non ci avete fatto caso da qualche giorno è stata chiusa la votazione sul punto grammaticale piú difficile della lingua italiana.
Il risultato è:
al 5º posto:
al 4º:
al 3º:
al 2º
E campionissimi, al primissimo posto, isolati con 44% dei voti, gli odiatissimi, incompresi ci e ne. Poveri ingiustiziati. Che colpa hanno se non ci sono nelle altre lingua? Non possono pagare il prezzo di una non esistenza. Come possono essere condannati per un reato non commesso e neanche tentato? È ingiusto. Sono paroline simpatiche che fanno parte non solo della lingua bensì della cultura italiana. Ecco. Sono legittimi rappresentanti del patrimonio culturale italico! Viviamoli! Comprendiamoli! Amiamoli!
Mettiamo un po' la ragione da parte e diamo via libera alla passione. La passione. Se siamo qui a leggere le fesserie che scrivo io è perché inoltre tutto siamo appassionati dell'italiano, quindi per comunicare bene in italiano, per seguire bene un testo in italiano, per scrivere bene in italiano una cosa ci vuole: sapere usare ci e ne. Conoscere alcune espressioni con il ci e con il ne, tipo tenerci, volerci, esserci, andarsene e non infischiarsene.Impossibile tuffarsi nel mondo italiano combattendo contro ci e ne e siccome della lingua italiana non ne possiamo fare a meno (uso pleonastico di ne), accettiamoli e impariamoli.
Dai, non mollate per così poco, sono due innocenti monosillabi! Monoslilabi, pensate.

Provando a alleggerirne un po' il peso del tema, lascio una canzone, eh va bene, di Eros, sì. E che male c'è? Notate i ci ed i ne presenti.

Seguite le parole con la canzone e godete la bella, nasale, sensuale e unica voce del piccolo grande Eros.




giovedì 15 ottobre 2009

Dedicato a


Diceva Steiner:

"Libido sciendi, desiderio sfrenato per il sapere, brama per il comprendere, è un motto inciso negli uomini e nelle donne migliori. Tale è pure la vocazione del maestro. Non esiste una professione di maggiore privilegio. Risvegliare in un altro essere umano forze e sogni superiori alle proprie; indurre in altri l’amore per quello che amiamo; fare del proprio intimo presente il loro futuro: è una triplice avventura senza pari."

Il giorno è il 15, il mese è quello di ottobre, beh, sì, so bene che data segna il mio calendario, specialmente perché oggi è giovedì e non lavoro, ma tutti quanti sono usciti presto di casa per campare. Ed io sono qui. La dolce vita di un giovedì santo, ops, santo, no. Beato.

Tanti dovrei nominare qui se volessi lasciar registrato un mio omaggio per la data: Giuseppina Martinelli ( già citata qui anteriormente) grande ispirazione; Maria Franca Zuccarello fonte di risorse infinite, le dedico la mia gratitudine e la mia carriera. Essere umano indescrivibile, professionista illibata.


Ma oggi vorrei dedicare questo piccolo spazio alla mia fonte ispiratrice, a colui che mi guida e mi conduce, che mi fa vibrare l'animo, che mi provoca, mi stuzzica. A colui/colei che mi fa girare ore e ore alla ricerca di una piccolissima informazione; a colui che mi rallegra nei momenti tristi; che mi ricarica le batterie ad ogni nuova domanda, a colui che mi fa dimenticare l'amarezza di un lavoro poco riconosciuto e rispettato.

Dedico oggi il mio omaggio a chi mi sfida giornalieramente a portarli delle novità, ad agire con correttezza, ad avere sempre la brama di lavorare, insomma dedico queste righe a colui/colei che mi fa dimenticare che quando entro in classe non lo faccio per lavorare tanto meno per professare un bel nulla bensì per condividere due volte alla settimana l'amore per la lingua di Dante.

Grazie, caro alunno, sei tu la ragione della dedizione e dell'amore che ho per il mio mestiere.

domenica 4 ottobre 2009

Que saudade!

Ciao, carissimi lettori e seguitori.
Ma quanto mi mancava venire qui e parlarvi un po'. L'ultima volta che ci siamo parlati per davvero,
  • Rio non era ancora stata scelta come sede delle Olimpiadi del 2016,
  • Messina non era ancora stata inondata dal fango,
  • Io non mi ero ancora deliziata con 1808 di Laurentino Gomes. Squisitissimo!
  • Mercedes Sosa era nacora viva, alla quale segue l'omaggio con il video della canzone 'Gracias a la vida' cantata da Gabriella Ferri in italiano, "Grazie alla vita"
  • il nuovo libro di GenetonMoraes Neto non aveva ancora pubblicato il suo bellissimo "Dossiê Gabeira, o filme que nunca foi feito la cui lettura io raccomando e tanto,
  • io non avevo ancora fatto quell'esame per traduttori del tipo Highlander che ho sostenuto l'ultimo 27,
  • Tsunami e terremoti non avevano ancora distrutto Sumatra. Dio.
  • Il mio amico d'infanzia Rogerio Lucas Gonçalves era ancora tra noi. Riposati in pace, carissimo amico!
Quanto tempo! Ed il sentimento può essere espresso solo con il nostro incolto e bel fiore del Lazio, la lingua portoghese. SAUDADE!


Le parole della canzone Grazie alla vita - Gabriella Ferri
Grazie alla vita
Che mi ha dato tanto, 
Mi ha dato due occhi 
Che quando li apro Chiaramente vedo Il nero e il bianco, 
Chiaramente vedo il cielo alto Brillare al fondo, 
Nella moltitudine 
L'uomo che amo.  
Grazie alla vita Che mi ha dato tanto, 
Mi ha dato l'udito 
Così certo e chiaro 
Sento notti e giorni Grilli e canarini
Turbini martelli 
E lunghi pianti di cani 
E la voce tenera del mio amato  
Grazie alla vita 
Che mi ha dato tanto, 
Mi ha dato il passo 
Dei miei piedi stanchi 
Con loro ho attraversato Città e pozze di fango 
Lunghe spiagge vuote Valli e poi alte montagne
 E la tua casa la tua strada 
Il tuo cortile  
Grazie alla vita Che mi ha dato tanto, 
Del mio cuore 
in petto Il battito chiaro 
Quando guardo il frutto Della mente umana 
Quando vedo la distanza Tra il bene e il male Quando guardo il fondo 
dei tuoi occhi chiari  Grazie alla vita 
Che mi ha dato tanto Mi ha dato il sorriso 
E mi ha dato il pianto Così io distinguo La buona o brutta sorte 
Così le sensazioni che fanno 
Il mio canto Grazie alla vita Che mi ha dato tanto


Io da ottimista incorriggibile continuo a ringraziare la vita per tutto quello che mi dà e mi ha dato, voi inclusi.
Baci.

lunedì 21 settembre 2009

GIURO


Carissimi io giuro che non vi ho abbandonato, sarò di ritorno quando meno l'aspettate. Continuate a seguire il blog, non lasciate di fare commenti, critiche e suggerimenti. ecc.
Il blog dipende dalla vostra partecipazione. A quelli che si lamentano che non hanno mai il tempo di legegrlo tutto ecco una grande opportunità. Perché fra poco il suo dinamismo naturale sarà ancora piú frenetico.
A fra poco. Baci.

lunedì 14 settembre 2009

Silenzio... e omertà


Da quanto tempo non ci leggiamo? Mi sembra che da una vita. Esagero? Eh, vabbè, ma non vi scrivo con la frequenza che ho sempre voluto.

Siccome ero sicura di poter contare sulla comprensione dei miei seguitori sono rimasta in silenzio per un lungo periodo o sarò ancora per un po'. Questo di oggi è un segnale di vita. Sono reclusa in casa a studiare e chi mi conosce lo sa perché. Per ora è assolutamente necessario.

Giuro che non è una banale scusa ma dato che molti dei miei incauti lettori si sono lamentati perché io scrivevo troppo e molto spesso sul blog e che non gli lasciavo del tempo per poter leggere e seguire il blog della loro insegnante come lo volevano, la pausa servirà a questi. Ecco che adesso tutti possono leggerlo da capo a coda. Si può anche memorizzarlo dato che non ci scriverò poi tanto (non lo raccomando). Il che non significa che le discussioni siano finite, che le proposte siano sospese. NOOOOOOOOOOO. Scrivete, fate commenti, criticate io comunque vi seguo. In questo momento delicato e cruciale permettetemi di dedicarmi ad un altro progetto e se dovrò fallire lo farò con la consapevolezza di aver fatto fino in fondo del mio meglio.

Ribadisco il quanto detto in un post anteriore, approfittate per visitare su Youtube il programma della Edilingua. È utilissimo per quelli che come me amano la lingua italiana.

Se non avete ancora votato sull'ultimo sondaggio, cosa aspettate per farlo? La gara è forte e disputatissima tra i tempi verbali e ci / ne. Che vinca il migliore. O forse il peggiore.

A fra poco.

lunedì 7 settembre 2009

1000


Già mi sento un po' Garibaldi... attenzione al numero verde che vedete a sinistra del nostro blog, stiamo per arrivare a quota 1000!!!
L'unica cosa che mi sento da dirvi è: grazie, mille!
Baci.

giovedì 3 settembre 2009

Per studiare l'italiano


Salve!
Vi vorrei passare il link allo youtube dove la casa editrice Edilingua, con la quale io opero da tempo perché sono seri, aperti alle novità e sempre molto interessati a fare ricerche sul campo dell'insegnamento dell'italiano, ha pubblicato il contenuto del suo programma Progetto Italiano che è un libro eccellente.
Io ormai da tempo lavoro con questo libro . Peccato che solo nelle mie lezioni private. Cliccate su questo link e si aprirà davanti a voi un vasto materiale che sono sicura vi piacerà quanto piace a me.
Buona visione e buon divertimento!

domenica 30 agosto 2009

LA BIENNALE DI VENEZIA


Non vorrei soffocarvi di informazioni ma prima che sia tardi, è meglio sapere che è già tutto pronto alla Serenissima ( come è anche conosciuta la bella e affascinante Venezia) perché comincia la 66ª biennale. Il prossimo 2 settembre. Su questo sito potete navigare su tutta la mostra. È anche possibile vedere un pizzico dei film in gara.
Se volete sapere di piú non solo su quest'ultima mostra del 2009 ma sulla storia della Biennale, cliccate qui.


Buon viaggio! A presto!

L'INSEGNANTE

Salve!
Ho ricevuto un'email da una cara alunna dove è detto che Soares sia l'autore del testo ( in portoghese). Ho fatto una ricerca su internet ed ho scoperto ad esempio questo blog (cliccate qui) dove tra l'altro potete leggerlo "nell'originale". Non sono stata capace di provare chi l'avrà mai scritto, comunque, appena l'ho visto mi è venuta una voglia quasi intrattenibile di 'tradurlo' in italiano. Si tratta di una traduzione libera con la quale vorrei fare un omaggio a questi bravi e cari colleghi prof. Poi ditemi se ( chi l'abbia scritto), ha ragione o torto.

L’insegnante ha sempre torto ( Soares)

Il bene meno prezioso che c'è nel commercio è l’insegnante!

È giovane, non ha esperienza.

È vecchio, è fuori moda.

Non c’ha l’automobile, è povero diavolo.

C’ha l’automobile, si lamenta senza motivi.

Parla a voce alta, “ ma quanto schiamazza questo”

Usa un tono normale di voce, “ma non ci si sente nulla!”

Se non manca mai al lavoro, è stacanovista.*

Ha bisogno di mancare, è turista.

Chiacchiera con i colleghi, sta a sparlare a spalle degli alunni.

Non chiacchiera, è uno sbadato.

Imparte troppi contenuti, non prova pena dei poveri allievi.

Imparte meno contenuti, non prepara bene gli alunni.

Ama fare scherzi in classe, pensa di essere un buffone.

Non ama scherzare molto, è un rompiscatole.

Rimprovera gli studenti, è un maleducato.

Non rimprovera, non sa comandare.

Se gli esami sono lunghi, non c'è tempo per finirlo.

Se gli esami sono corti, dà poche chance agli studenti.

Se scrive troppo, non sa spiegare.

Se spiega troppo, il quaderno rimane vuoto.

Parla con un linguaggio accurato, nessuno ci capisce.

Usa il linguaggio degli studenti, è privo di vocabolario.

Se esige, è rozzo.

Se elogia, è sarcastico.

Per l’alunno bocciato, è un boia .

Per l’alunno promosso, un babbeo.

Non c'è dubbio, l’insegnante ha sempre torto, ma se hai letto tutto fin qui, ringrazialo/la”.

* sta·ca·no··sta agg., s.m. e f.

1. agg. TS stor. ® stacanovistico | agg., s.m. e f., seguace, fautore dello stacanovismo sovietico

2. agg., s.m. e f. CO estens., spec. spreg., che, chi mostra eccessivo zelo nello svolgere il proprio lavoro: non fare lo stacanovista!

Ringrazio l'invio a Laura Rainho.

mercoledì 26 agosto 2009

INTERVISTA

Carissimi amici seguitori,
questo fine settimana ho ricevuto con molta allegria l'invito da Giulia Zeno della rivista "La casa dei sognatori" che cercava un insegnante che fosse anche blogger. E ieri è stata pubblicata l'intervista che mi fa fatto, se volete leggerla anche voi, basta cliccare sul link qui sotto.


E come sempre, scrivete, ditemi se vi piace o meno. Prego, non zittitevi, parlate, criticate, mi fate sapere la vostra opinione, Ora vi lascio alla prossima volta.


lunedì 24 agosto 2009

LIMITI DELLA PUBBLICITÀ



Oggi comincio con una citazione che ho trovato sul dizionario online di virgilio su http://www.sapere.it

cànna: cànna

s. f.

unico genere di piante delle cannacee; ha larghe foglie verdi o rosse, ed è coltivato nei giardini per i fiori a racemi o pannocchie dai vivaci colori

nome generico di alcune piante graminacee ad alto fusto; la più diffusa è la canna comune (chiamata anche semplicemente canna) che si trova in ambienti palustri ed ha un fusto di circa due metri
canna da zucchero, originaria dell'India e della Polinesia, attualmente coltivata nei paesi caldi e umidi; dal suo midollo si estrae il saccarosio usato per la fabbricazione dello zucchero; canna d'India, specie di palma rampicante, tipica dell'India, della Malesia e dell'Africa equatoriale; dal suo fusto sottile e flessibile si fanno canne da pesca e bastoni da passeggio; canna di bambù, V. bambù

oggetto tubolare lungo e sottile, ottenuto da un fusto di canna o simile ad esso: la canna della pipa, la cannuccia di questo arnese; canna fumaria, tubo di scarico per il fumo di una caldaia, d'una cucina e sim.
poet. zampogna
fam. esofago; trachea o, semplicemente, gola

misura pop. di lunghezza, di valore variabile secondo i luoghi, che, comunque, si aggira intorno ai due metri.


Ossia, la parola canne non può che essere plurale di canna.

E perché parlo di tutto questo? Calmatevi, non sono diventata ancora piú pazza.Chi mi conosce, sa quanto la mania 'tupiniquim' di usare parole straniere per far pubblicità e per dare nome a locali, è capace di arrabbiare e vergognare. Arrabbiare perché il nostro bello e incolto ultimo fiorello del Lazio è così ricca e capace di dire quasi tutto che vuole il suo parlante e vergognare perché la sua povera gente non ne conosce un decimo, ma ci tiene tanto a mostrare quanto 'sa' della lingua altrui. Imparate per bene primo la vostra lingua per poter dopo sfoggiare conoscenze altre.

Per quanto riguarda il vocabolario della gastronomia la mia animosità è meno violenta dato che si tratta spesso di famiglie di oriundi che hanno un desiderio legittimo di fare omaggio alla lingua degli avi, benché solo pochi si dedichino allo studio serio della lingua di Dante, i menù fanno ridere ai polli.
Il mio sdegno comincia oggi con il nome scelto per una clinica veterinaria che ho trovato sabato a Tijuca - per rispetto alle individualità non cito l'indirizzo.
Ma cosa - voglia di dire altro! - passa per il cervello - se ce l'ha - di uno/una che decide di nominare il proprio negozio - che tra l'altro è abbastanza grande con un nome che non c'è? Se si chiamasse "Cão e gato" il suo negozio sarebbe meno importante? Farebbe un servizio inferiore. Da dove avrà mai ricavato che cane in italiano ce l'ha la doppia. Oppure sono io che sbaglio di grosso e faccio una figuraccia: forse lì commercializzano delle canne da zucchero per i gatti, o magari offrono delle canne da pesca per il gatto come risaputo da tutti sono grandi amanti di pesci.
E pensare che festeggiavo la chiusura quest'anno di quel negozio per bebè con quel nomaccio che non ho il coraggio di ripetere qui, sono sicura che i miei alunni lo ricorderanno.
Povera me!

Ne posterò altri esempi sullo stesso tema.

martedì 18 agosto 2009

Laconicamente...



vi dico "SONO COMINCIATE LE LEZIONI", perciò sarà facile immaginare quanto affannata e impazzita sono in questo momento. Adesso mi sento, come capita ogni semestre, come uno che riapre l'iscrizione in palestra dopo mesi, magari anni, senza neppure una camminatina mattinale nelle vicinanze e allora si prende la briga di entrare in forma in pochissimo tempo.
Mi sento mancare l'aria, mi scappa l'aria, mi preme il petto e corro corro. Tutto da fare. Tranquilli. Fra poco sarò in forma - mi riferisco a quella accademica - e potrò riprendere il ritmo normale pure qui con voi. Vi prego, abbiate pazienza.

Per ora mi va di godere questo momento adrenalinico senza intervalli. A fra poco.






venerdì 14 agosto 2009

BUON FERRAGOSTO!

Il termine Ferragosto deriva dal latino Feriae Augusti che significa riposo di Agosto. Siamo talmente abituati alla parça vacanze che dimentichiamo che ferie esiste molte volte. Indica una festa popolare ( si legga pagana), dalle radici antichissime, che si svolgeva il 15 agosto per festeggiare la fine dei principali lavori agricoli.

Nell'occasione, i lavoratori offrivano auguri ai padroni, e questi gli davano una mancia in cambio. Un uso che a Roma si mantenne tanto è vero che in età rinascimentale è diventato obbligatorio dai decreti pontifici.

La data si collega anche con i "Consualia", il periodo di festa e riposo che nell'antica Roma si dedicava al dio Conso, protettore dell’agricoltura.
Agli inizi dell'età imperiale (18 a.c.) questo riposo, ossia queste ferie furono ribattezzate come "Augustali", in onore dell' imperatore Ottaviano Augusto, da cui deriva l'attuale denominazione di Ferragosto.

Nel corso dei festeggiamenti, in tutto l'impero si organizzavano corse di cavalli e gli animali da tiro(cavalli, asini e muli) venivano dispensati dal lavoro e agghindati con fiori. . Tradizione che si vede ancora a Siena con il Palio dell'Assunta che si svolge il 16 agosto. A proposito se volete, sarà possibile accompagnare domenica, 16, alla Rai International la trasmissione del Palio a partir delle 17.00 ora Brasília.

Tornando a Ferragosto... la festa coincide con la festa cattolica dell´Ascensione.

Impariamo bene da questa tradizone che è tipica e esclusivamente italiana. Assente nelle altri paesi europei. Tradizionalmente dedicata alle gite fuori porta, è spesso caratterizzata da lauti pranzi al sacco e, a causa del caldo stagionale, da rinfrescanti bagni in acqua dolce o salata. Molto diffuso anche l'esodo verso le località montane o in camapagna, in cerca di aria fresca.

Ferragosto ha questa duplice identità: da un parte la sacralità delle celebrazioni per la Madonna Assunta in cielo, dall'altra la popolarità di una festa all'insegna della scampagnata. Per questo, nel calendario, è segnata sia come festa religiosa che festa civile.

A chi si intende di cucina io lascio questa delizia siciliana! Ma importante, se lo fai, giura che mi invitIad assaggiarlo.


ARANCINI DI RISO

arancini di riso

Ingredienti:

• 500 gr. di riso
• 2 tuorli
• 150 gr. prosciutto cotto (sostituibile con altro formaggio forte)
• 1 mozzarella
• 200 gr. di parmigiano reggiano grattugiato
• olio per friggere
• 1/4 di litro di besciamella
• sale e pepe

Preparazione:

Lessare il riso, scolarlo e aggiungervi il parmigiano, il prosciutto tritato (o con altro formaggio forte), i tuorli d'uovo; aggiustare di sale e pepe. Preparare una besciamella classica; fare delle palle di riso grosse come un'arancia, porre al centro un cucchiaino di besciamella e qualche pezzetto di mozzarella, chiudere bene, passare nel pangrattato e porre in frigo per almeno 2 h. Friggere in olio bollente in padella, facendo dorare in modo uniforme.