martedì 24 novembre 2009

La fine è vicina


Tutto ciò che comincia può finire.
Alcune cose durano piú del quanto si possa immaginare, altre piú di quanto dovrebbero durare.
Ma tutto un giorno finisce.
Fra poco un ciclo si chiuderà, la libertà alla mia porta busserà e quando la spalancherò, ve ne parlerò piú apertamente.

So che alcuni si saranno resi conto di che cosa si tratta e a quelli che non non l'hanno azzeccato, chiedo un po' piú di tempo.

Sono ben consapevole di non scrivervi con la periodicità che mi sono promessa e ripromessa di farlo ma capirete che il momento non mi dà tregua di neanche un minuto. Pazienza.

Mi ricarico le batterie e ce ne saranno tante novità tra pochissimo.

Per ora chiedo ai religiosi di pregare per me e quelli che non hanno una fede specifica di formare un'onda di pensieri positivi di cui ne ho proprio bisogno.

Vi lascio con questa bellezza in forma di canzone e che ha a che fare con il momento.
Jova è un mito. L'ammiro moltissimo. Buon ascolto!



Io lo so che non sono solo
anche quando sono solo
io lo so che non sono solo
io lo so che non sono solo
anche quando sono solo

sotto un cielo di stelle e di satelliti
tra i colpevoli le vittime e i superstiti
un cane abbaia alla luna
un uomo guarda la sua mano
sembra quella di suo padre
quando da bambino
lo prendeva come niente e lo sollevava su
era bello il panorama visto dall'alto
si gettava sulle cose prima del pensiero
la sua mano era piccina ma afferrava il mondo intero
ora la città è un film straniero senza sottotitoli
le scale da salire sono scivoli, scivoli, scivoli
il ghiaccio sulle cose
la tele dice che le strade son pericolose
ma l'unico pericolo che sento veramente
è quello di non riuscire più a sentire niente
il profumo dei fiori l'odore della città
il suono dei motorini il sapore della pizza
le lacrime di una mamma le idee di uno studente
gli incroci possibili in una piazza
di stare con le antenne alzate verso il cielo
io lo so che non sono solo

io lo so che non sono solo
anche quando sono solo
io lo so che non sono solo
e rido e piango e mi fondo con il cielo e con il fango
io lo so che non sono solo
anche quando sono solo
io lo so che non sono solo
e rido e piango e mi fondo con il cielo e con il fango

la città un film straniero senza sottotitoli
una pentola che cuoce pezzi di dialoghi
come stai quanto costa che ore sono
che succede che si dice chi ci crede
e allora ci si vede
ci si sente soli dalla parte del bersaglio
e diventi un appestato quando fai uno sbaglio
un cartello di sei metri dice tutto è intorno a te
ma ti guardi intorno e invece non c'è niente
un mondo vecchio che sta insieme solo grazie a quelli che
hanno ancora il coraggio di innamorarsi
e una musica che pompa sangue nelle vene
e che fa venire voglia di svegliarsi e di alzarsi
smettere di lamentarsi
che l'unico pericolo che senti veramente
è quello di non riuscire più a sentire niente
di non riuscire più a sentire niente
il battito di un cuore dentro al petto
la passione che fa crescere un progetto
l'appetito la sete l'evoluzione in atto
l'energia che si scatena in un contatto

io lo so che non sono solo
anche quando sono solo
io lo so che non sono solo
e rido e piango e mi fondo con il cielo e con il fango
io lo so che non sono solo
anche quando sono solo
io lo so che nn sono solo
e rido e piango e mi fondo con il cielo e con il fango

e mi fondo con il cielo e con il fango

e mi fondo con il cielo e con il fango

2 commenti:

Lia ha detto...

Ce la farai alla grande!
Il mio pensiero sta con te.
Baci

INSEGNANTE CLAUDIA CORREA ha detto...

So di poter contarci sempre! da lì nasce la mia forza che non mi fa crollare mai!
Grazie
TVMB