martedì 4 agosto 2009

UN MESTIERE

Il mio è un mestiere specialissimo. Forse lo dicono tutti perché come si suol dire "ad ogni uccello il suo nido è bello".
Nel mio mestiere ho a che fare con gente di ogni tipo, razza (un po' meno di questa perché la stragrande maggioranza è italiana o oriundi), credo, filosofia, orientamento sessuale, insomma di tempo in tempo ricevo un marea di persone, che vengono e vanno. Che mi incontrano, mi lasciano un segno e se ne vanno. Gente che nasce dal nulla, cresce e sparisce nello stesso nulla che le ha portate fino a me. I sentimenti sono i piú controversi possibili; da un lato l'allegria di un nuovo incontro, un nuovo affetto e la malinconia della partenza di quell'affetto di cui uno diventa abituato lungo gli anni. Quanto dura questo affetto? Salvo rarissime eccezioni, 4 anni.

Come spiegare allora che un giorno lontano nel 2000, prendi un gruppo ormai formato da tempo, circa due anni, addentri tu in mezzo a quella gente che ti abbraccia con un fervore mai visto, ti senti accolto come mai prima. Viene accesa una scintilla che luccica fortissimo fino ad oggi senza pausa.
Parlo del mio mitico, indimenticabile e storico gruppo Monza al quale mi rifiuto di dare il complemento numerico perché spaventoso ( può darsi che se ne rendano conto e se ne vadano). Il mio gruppo di insegnanti, ah sì, perché un'altra cosa di cui non si rendono conto è che ormai da tempo lungo questi nove anni, sono IO che imparo da loro.

E perché dico tutto questo? Perché è incredibile che dopo tanti anni la gente sia ancora motivata ed in vena di fare cose diverse! Così, vi faccio vedere l'ultima "lezione" che abbiamo fatto insieme, la prossima è domani. Incontro a casa di Veronica Bastos l'ultimo 22 luglio. In cui abbiamo fatto un vero pranzo all'italiana con tanto di antipasto: bruschetta, di primo: gnocchi di patate e di patate dolci (sorprendenti) al sugo. Ed un tiramisù da leccare i baffi. Erano presenti: Judi, Amélia ( grazie delle foto),Mariangela, Marcia, Veronica e la supercuoca Angelica. Abbiamo fatto un casino alla cucina di Veronica a cui ringrazio l'ospitalità e chiedo scusa. Una mattina/pomeriggio INDIMENTICABILE. Ah, importante: parlando tutto il tempo in italiano. Brave! VVMMMB!

Le foto parleranno piú di me:

La bruschetta morsa.
Studiando la ricetta...
Questa è Angelica che impasta.
E come tirava su...

Accanto a me Judi e in senso antiorario: Marcia,Mariangela, Angelica, Amelia e Veronica.

Tutto molto bello, molto carino ma lo scintillio di una stella mancava
in questo cielo stellato: Cecilia ( la parte cantante di noi)
che per motivi familiari non è potuta stare con noi.


2 commenti:

Unknown ha detto...

Molto bello il testo.Anche io sento che Monza é speciale e ho orgoglio di fare parte di questo gruppo. Ma ho sentito una puntata nel cuore quando la mia insegnante nemmeno ha parlato in mezzo il testo che mancava Cecilia in quello pranzo squisito.È triste essere dimenticata come in quello film.Sono in depressione.
Baci a tutte miei amiche di Monza

INSEGNANTE CLAUDIA CORREA ha detto...

MAI MAI E POI MAI, Cecilia. Tu mai potresti essere dimenticata. Ti abbiamo ricordata tutto il tempo ed io non ti avevo dimenticato nenache qui, no. Tu c'eri così come ci sei adesso ma questo blogger a volte fa delle sue e siccome era l'ultima informazione del post il mio sbaglio è stato quello di non aver controllato se al momneto di pubblicare era tutto ok. (per rafforzare quel che dico io, ho lasciato persino il taglio che il blogger ha fatto tra man cava in questo, hai visto?
Ma dimenticarti? IMPOSSIBILE. TVMMMMMMMMMMMMMMMMMMMMMMMMMB, carissima e te lo dirò domani a quattr'occhi.