Informazioni sul'lItalia. Studio dell'italiano. Dubbi sulla lingua italiana ( se studi l'italiano). Scambi di esperienze tra studenti d'italiano. Divertimenti. Giochi. Buone canzoni ( almeno quelle che io ritengo buone). Specialmente scambi di opinoni su TUTTO. Su tutti, no perché non siamo pettegoli.
domenica 30 agosto 2009
LA BIENNALE DI VENEZIA
L'INSEGNANTE
L’insegnante ha sempre torto (Jô Soares)
Il bene meno prezioso che c'è nel commercio è l’insegnante!
È giovane, non ha esperienza.
È vecchio, è fuori moda.
Non c’ha l’automobile, è povero diavolo.
C’ha l’automobile, si lamenta senza motivi.
Parla a voce alta, “ ma quanto schiamazza questo”
Usa un tono normale di voce, “ma non ci si sente nulla!”
Se non manca mai al lavoro, è stacanovista.*
Ha bisogno di mancare, è turista.
Chiacchiera con i colleghi, sta a sparlare a spalle degli alunni.
Non chiacchiera, è uno sbadato.
Imparte troppi contenuti, non prova pena dei poveri allievi.
Imparte meno contenuti, non prepara bene gli alunni.
Ama fare scherzi in classe, pensa di essere un buffone.
Non ama scherzare molto, è un rompiscatole.
Rimprovera gli studenti, è un maleducato.
Non rimprovera, non sa comandare.
Se gli esami sono lunghi, non c'è tempo per finirlo.
Se gli esami sono corti, dà poche chance agli studenti.
Se scrive troppo, non sa spiegare.
Se spiega troppo, il quaderno rimane vuoto.
Parla con un linguaggio accurato, nessuno ci capisce.
Usa il linguaggio degli studenti, è privo di vocabolario.
Se esige, è rozzo.
Se elogia, è sarcastico.
Per l’alunno bocciato, è un boia .
Per l’alunno promosso, un babbeo.
Non c'è dubbio, l’insegnante ha sempre torto, ma se hai letto tutto fin qui, ringrazialo/la”.
1. agg. TS stor. ® stacanovistico | agg., s.m. e f., seguace, fautore dello stacanovismo sovietico
2. agg., s.m. e f. CO estens., spec. spreg., che, chi mostra eccessivo zelo nello svolgere il proprio lavoro: non fare lo stacanovista!
Ringrazio l'invio a Laura Rainho.
mercoledì 26 agosto 2009
INTERVISTA
lunedì 24 agosto 2009
LIMITI DELLA PUBBLICITÀ
cànna: cànnas. f.unico genere di piante delle cannacee; ha larghe foglie verdi o rosse, ed è coltivato nei giardini per i fiori a racemi o pannocchie dai vivaci colorinome generico di alcune piante graminacee ad alto fusto; la più diffusa è la canna comune (chiamata anche semplicemente canna) che si trova in ambienti palustri ed ha un fusto di circa due metricanna da zucchero, originaria dell'India e della Polinesia, attualmente coltivata nei paesi caldi e umidi; dal suo midollo si estrae il saccarosio usato per la fabbricazione dello zucchero; canna d'India, specie di palma rampicante, tipica dell'India, della Malesia e dell'Africa equatoriale; dal suo fusto sottile e flessibile si fanno canne da pesca e bastoni da passeggio; canna di bambù, V. bambùoggetto tubolare lungo e sottile, ottenuto da un fusto di canna o simile ad esso: la canna della pipa, la cannuccia di questo arnese; canna fumaria, tubo di scarico per il fumo di una caldaia, d'una cucina e sim.poet. zampognafam. esofago; trachea o, semplicemente, golamisura pop. di lunghezza, di valore variabile secondo i luoghi, che, comunque, si aggira intorno ai due metri.
martedì 18 agosto 2009
Laconicamente...
venerdì 14 agosto 2009
BUON FERRAGOSTO!
Ferragosto ha questa duplice identità: da un parte la sacralità delle celebrazioni per la Madonna Assunta in cielo, dall'altra la popolarità di una festa all'insegna della scampagnata. Per questo, nel calendario, è segnata sia come festa religiosa che festa civile.
ARANCINI DI RISO
Ingredienti:
• 500 gr. di riso
• 2 tuorli
• 150 gr. prosciutto cotto (sostituibile con altro formaggio forte)
• 1 mozzarella
• 200 gr. di parmigiano reggiano grattugiato
• olio per friggere
• 1/4 di litro di besciamella
• sale e pepe
Preparazione:
Lessare il riso, scolarlo e aggiungervi il parmigiano, il prosciutto tritato (o con altro formaggio forte), i tuorli d'uovo; aggiustare di sale e pepe. Preparare una besciamella classica; fare delle palle di riso grosse come un'arancia, porre al centro un cucchiaino di besciamella e qualche pezzetto di mozzarella, chiudere bene, passare nel pangrattato e porre in frigo per almeno 2 h. Friggere in olio bollente in padella, facendo dorare in modo uniforme.