mercoledì 15 luglio 2009

OGGI È VENERDÌ

Noooo, io scherzo naturalmente!
Brutto scherzo di un'insegnante che sa benissimo che i suoi alunni si confondono spesso quando devono nominare i giorni della settimana.
Mi spiego meglio: io domani parto per un viaggetto e non vi potrò scrivere come spesso accade il venerdì, anticipo il post di quel giorno. Tutto chiaro?

Niente raffreddore oggi come l'altra volta benché abbia letto su repubblica.it che in Italia faranno, una vaccinazione di massa alla popolazione. Non ve ne parlo, anche se sono intasatissima a causa di un' allergia che mi vuole tanto bene. Sembro una fontanella. Il mio naso perde!

Lasciamo perdere il mio naso! Per quanto riguarda l'influenza H1N1, spero che stiate prendendo quelle misure preventive tanto diffuse. Sebbene lavare bene le mani con acqua e sapone, mi sembri l'unico provveimento veramente utile, giacché alcuni sono ridicoli. Vi siete mai accorti? Eccovi un esempio: EVITARE CONTATTI FISICI CON GENTE STRANA (?).
Come, scusi?
Noi non avevamo che tre anni di vita e la mamma già ci insegnava che non dovevamo in nessun modo rivolgere la parola alla gente estranea alla nostra convivenza. E Allora dovendo evitare contatti fisici con gente estranea, che mi tocca a fare? Non farmi sfregare da nessuno? O non strofinare nessuno? Ma va...
Le cose vanno meglio spiegate, a rischio di malintesi che possono avere conseguenze drastiche. Importante: non utilizzate quelle ridicole mascherine. Parole dei medici: non servono a un bel nulla!
Ho la sensazione che le autorità non hanno la piú pallida idea di cosa devono fare. Notate bene: agiscono con grande rigore nell'aeroporto e ma trascurano la Rodoviaria, ad esempio. Come sempre dipenderemo da noi stessi.

Non volendo far l'allarmista: pensate che l'influenza spagnola non ha fatto molte vittime nel suo primo giro, nel secondo, però ha fatto una strage. Occhio, gente! Mi raccomando.

Riprendendo il discorso sullo scherzo iniziale, mi viene di lasciarvi una cosa carina che ci faceva imparare a memoria la mia grande maestra di italiano, Giuseppina Martinelli, a cui dedico questo post ( in memoriam). Scusate se la mia memoria ormai non è un granché e se mi avrà fatto qualche tranello). Era +/- così:

LUNEDÌ ha un lavoro da fare
MARTEDÌ non lo vuole aiutare
MERCOLEDÌ si vuol divertire
GIOVEDÌ preferisce dormire
VENERDÌ pensa: è tardi, ohimè!
SABATO dice: Non contate su me.
DOMENICA io riposo tutto il dì (parola antica per giorno), ed il lavoro resta lì, poi ritorna il LUNEDÌ.


Alla prossima!

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